COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 GIUGNO 2020

UTILE NETTO DEL SEMESTRE PARI A € 105 MILIONI (€ 128 MILIONI AL NETTO DELLE

COMPONENTI NON RICORRENTI)

Positivi i risultati del secondo trimestre 2020:

Aumentano gli impieghi netti in bonis core1 alla clientela (€ 95,0 miliardi, +4,3%) e la

raccolta diretta core2 (€ 93,1 miliardi, +6,0%) rispetto a dicembre 2019:

  • Le nuove erogazioni alla clientela sono state pari a € 12,4 miliardi in
    crescita del 13,2% rispetto al primo semestre 2019

NPE ratio netto3 in diminuzione al 5,0% dal 5,2% di fine 2019

    • Crediti deteriorati netti € 5,4 miliardi (-2,6% rispetto a dicembre 2019)
    • Texas Ratio4 in netto miglioramento al 49,3% (52,3% a dicembre 2019)
  • Costo del rischio a 62 b.p. (73 b.p. nel 2019)5, che si incrementa a 88 b.p. includendo le maggiori rettifiche su crediti in bonis (€ 140 milioni), effettuate per tener conto delle proiezioni legate allo scenario macroeconomico

conseguente alla crisi sanitaria

Mantenimento di una solida posizione patrimoniale:

CET1 ratio6: phased-in al 14,7%; IFRS 9 fully phased al 13,3%

MDA buffer su TCR: 506 b.p. phased-in e 335 b.p. fully phased

  • Mutui, Finanziamenti, Conti correnti e prestiti personali.
    2 Conti correnti e depositi.
    3 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela".
    4 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo.
    5 Costo del rischio calcolato come rapporto fra le rettifiche nette su finanziamenti e i crediti netti verso clientela comprensivi di quelli classificati tra le attività in via di dismissione al netto della stima degli impatti sui crediti in bonis generati dal Covid-19.
    6 Ratio calcolati includendo l'utile del primo semestre 2020 al netto degli effetti attribuibili alla variazione del proprio merito creditizio.

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Eccellente posizione di liquidità con attività stanziabili libere pari a € 24,2 miliardi7

Positiva la performance operativa del secondo trimestre:

  • proventi operativi, al netto degli impatti derivanti dalla variazione del

proprio merito creditizio8, pari a € 1.001 milioni in crescita del 4,9%

rispetto al 1° trimestre

    • oneri operativi a € 614 milioni, in riduzione del 3,3%
  • risultato netto del secondo trimestre (senza variazione del proprio merito creditizio e senza PPA) pari a € 76 milioni rispetto a € 20 milioni nel primo

trimestre

Nel secondo trimestre dell'anno, nonostante la compromissione del quadro macroeconomico dovuta alla crisi sanitaria Covid-19, Banco Bpm è riuscito a contrastare gli effetti negativi dell'emergenza, conseguendo, dato il contesto, risultati di rilievo.

Tali risultati sono stati raggiunti in parallelo al costante monitoraggio della qualità del credito, che ha portato all'ulteriore diminuzione delle esposizioni non performing e al calo dell'Npe Ratio netto al 5,0% (era 5,2% a fine 2019 e 6,5% a fine 2018).

Si confermano molto solide le posizioni patrimoniale e di liquidità: CET1 Ratio phased-in e CET1 fully loaded si attestano rispettivamente al 14,7% e al 13,3%; MDA buffer su TCR phased-in e fully loaded rispettivamente a 506 b.p. e a 335 b.p.9; LCR 193% e NSFR >100%10.

La dinamica degli impieghi è risultata positiva, con l'erogazione di € 12,4 miliardi di nuovi crediti nel semestre e ha contribuito a generare, nel secondo trimestre, un aumento del margine d'interesse che ha parzialmente compensato il rallentamento delle commissioni che già in giugno hanno registrato un sensibile incremento.

La raccolta diretta "core" (conti correnti e depositi) ha registrato un incremento di € 5,3 miliardi pari a + 6,0% rispetto ai volumi di fine anno. Tale risultato è stato raggiunto in uno scenario macro e di tassi d'interesse negativi che rimane penalizzante per le banche.

Prosegue il processo di efficientamento del Gruppo attraverso la diminuzione degli oneri operativi che, anno su anno, scendono del 4,3%.

L'aumento dei ricavi e la riduzione dei costi hanno consentito di registrare un risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte (anch'esso al netto dell'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio) in linea con il primo trimestre (€ 104 milioni vs € 106 milioni), nonostante la crescita delle svalutazioni sui crediti effettuate per anticipare gli effetti dello scenario macro sul portafoglio crediti.

  • Dato aggiornato al 30 giugno 2020.
  • Il peggioramento del proprio merito creditizio registrato nel primo trimestre a seguito dello scoppio della pandemia ha influenzato la valutazione al fair value dei certificates emessi dal Gruppo classificati tra le passività di negoziazione, generando un impatto positivo sul conto economico di € 206,0 milioni al lordo delle imposte iscritto nella voce "Risultato netto finanziario" (€ +137,9 milioni al netto delle relative imposte). Nel secondo trimestre il proprio merito di credito è invece migliorato per effetto dell'uscita dal periodo di lockdown e delle misure economiche poste in essere a fronte della crisi economica comportando un impatto negativo sul conto economico di € 165,4 milioni al lordo delle imposte (€ 110,7 milioni al netto delle imposte). Tali impatti contabili influenzano significativamente i risultati economici dei due trimestri posti a confronto impedendo una piena comprensione del reale andamento della gestione. Per tale motivo il presente comunicato fornisce evidenza anche delle grandezze economiche al netto dei suddetti impatti contabili.
    9 I buffer MDA non considerano i benefici delle misure temporanee introdotte dalla BCE. 10 LCR mensile a giugno 2020 e NSFR gestionale riferito al secondo trimestre 2020, basati.

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Il risultato netto del secondo trimestre, escludendo l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulle proprie passività e gli impatti della PPA è positivo ed è pari a € 76 milioni (€ 20 milioni nel primo trimestre).

Includendo tali elementi, il risultato netto del secondo trimestre risulta negativo per € - 46 milioni e l'utile semestrale risulta pari a € 105 milioni.

Iniziative di sostegno all'economia per far fronte all'emergenza Covid-19:

  • circa € 11,5 miliardi complessivi tra finanziamenti erogati e deliberati o in fase di delibera a favore delle aziende nell'ambito delle misure previste dal D.L. Liquidità (di cui € 1,3 miliardi garantiti al 100% dal Fondo di Garanzia per le PMI e € 10,2 miliardi con garanzia compresa fra il 70% e il 90%);
  • circa € 2,3 miliardi di rate sospese nell'ambito delle misure previste dal D.L. Cura Italia e dal Protocollo ABI (a fronte di un'esposizione complessiva pari a circa € 16 miliardi);
  • oltre n. 70.000 moratorie/sospensione rate a favore delle imprese e dei privati;
  • stanziati € 4 milioni per donazioni dalla banca e dai vertici aziendali destinati a comunità locali, ospedali, istituti di ricerca per fronteggiare l'emergenza contro il Covid-19.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 108,4 miliardi, di cui crediti in bonis +2,7% e crediti deteriorati -2,6% rispetto al 31 dicembre 2019;
  • Raccolta diretta da clientela € 114,4 miliardi11 (€ 108,9 miliardi a fine dicembre 2019): nel periodo si conferma la tendenza alla crescita della raccolta "core" conti correnti e depositi (+€ 5,3 miliardi rispetto a fine 2019);
  • Raccolta indiretta12 a clientela € 88,4 miliardi (€ 89,7 miliardi al 31 dicembre 2019), di cui:
    risparmio gestito € 57,8 miliardi; risparmio amministrato € 30,5 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse:
    • 479,5 milioni nel 2° trim. 2020 (€ 474,1 milioni nel 1° trim. 2020; + 1,1%)
    • 953,6 milioni nel 1° sem. 2020 (€ 1.011,3 milioni nel 1° sem. 2019; -5,7%)
  • Commissioni nette:
    • 376,4 milioni nel 2° trim. 2020 (€ 440,6 milioni nel 1° trim. 2020; - 14,6%)
    • 816,9 milioni nel 1° sem. 2020 (€ 888,2 milioni nel 1° sem. 2019; -8,0%)
  1. La raccolta diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,1 miliardi al 30 giugno 2020 rispetto a € 3,2 miliardi a fine 2019), ma esclude le operazioni di pronti contro termine.
  2. Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".

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  • Oneri operativi:
    • 613,8 milioni nel 2° trim. 2020 (€ 635,0 milioni nel 1° trim. 2020; - 3,3%)
    • 1.248,7 milioni nel 1° sem. 2020 (€ 1.305,1 milioni nel 1° sem. 2019; -4,3%)
  • Rettifiche nette su finanziamenti alla clientela:
    • 263,0 milioni nel 2° trim. 2020 (€ 213,2 milioni nel 1° trim. 2020; + 23,3%)
    • 476,2 milioni nel 1° sem. 2020 (€ 349,6 milioni nel 1° sem. 2019; + 36,2%)
  • Risultato netto:
    • -46,4milioni nel 2° trim. 2020 (€ 151,6 milioni nel 1° trim. 2020)
    • 105,2 milioni nel 1° sem. 2020 (€ 603,0 milioni nel 1° sem. 2019)
  • Risultato netto senza PPA e variazione del proprio merito creditizio:
    • 76,3 milioni nel 2° trim. 2020 (€ 20,3 milioni nel 1° trim. 2020)
    • 96,6 milioni nel 1° sem. 2020 (€ 609,7 milioni nel 1° sem. 2019 che

comprendeva proventi straordinari derivanti dalla cessione

di

partecipazioni e rami d'azienda)

Posizione patrimoniale13:

  • CET 1 ratio "IFRS9 fully phased" 13,3% (13,0% al 31 dicembre 2019);
  • CET 1 ratio "IFRS9 phased-in" 14,7% (14,8% al 31 dicembre 2019);
  • MDA buffer su TCR "IFRS9 fully phased" 335 b.p.
  • MDA buffer su TCR "IFRS9 phased-in" 506 b.p.

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti € 5,4 miliardi con una contrazione di € 0,1 miliardi rispetto a fine 2019 (-2,6%) e di € 0,8 miliardi rispetto al 30 giugno 2019 (-12,8%).
    Coverage:
    Sofferenze: 56,1% (allineato al 56,2% del 31 dicembre 2019); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 63,0%;
    Inadempienze probabili: 39,3% (39,1% al 31 dicembre 2019);
    Crediti deteriorati: 45,1% (45,0% al 31 dicembre 2019); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 48,6%.

Profilo di liquidità

  • Unencumbered eligible assets € 24,2 miliardi al 30 giugno 2020;
  • LCR 193% e NSFR >100%14.
  1. Ratio calcolati includendo anche l'utile del primo semestre 2020. I ratio relativi al 31 dicembre 2019 sono stati riesposti per tener conto della non avvenuta distribuzione del dividendo e la conseguente destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2019. I dati al 31/12/2019 sono rideterminati a seguito della richiesta della Banca centrale Europea di non procedere alla distribuzione di dividendi.
  2. LCR mensile a giugno 2020 e NSFR gestionale riferito al secondo trimestre 2020.

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Verona, 6 agosto 2020 - Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2020 del Gruppo Banco BPM.

Il primo semestre dell'esercizio è stato influenzato dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus.

In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale nonché sull'operatività delle imprese, il Gruppo ha posto in essere un'articolata serie di misure finalizzate alla tutela della clientela e dei propri dipendenti, nonché al sostegno concreto delle imprese, delle famiglie e delle comunità nelle quali il Gruppo opera, in osservanza alle normative vigenti.

La Banca ha continuato ad assicurare il massimo livello di sicurezza per i propri dipendenti e per i propri clienti sviluppando la modalità di lavoro in "smart working" ed un modello di interazione basato sul rafforzamento dell'utilizzo di canali digitali.

Con l'attenuarsi delle misure restrittive imposte per fronteggiare la crisi sanitaria, il Gruppo ha posto in essere una serie di iniziative finalizzate al ripristino della piena operatività, nel rispetto delle disposizioni previste in materia di tutela della salute di clienti e colleghi. In particolare è stata messa in atto la progressiva riapertura delle filiali situate nelle zone più colpite e, alla fine del mese di luglio, risultano aperte 1.581 filiali.

La Banca ha proceduto altresì all'attivazione delle misure adottate dal Governo, che hanno comportato la concessione di moratorie nei pagamenti, la sospensione delle rate dei mutui, l'erogazione o la rinegoziazione di finanziamenti a fronte di garanzie pubbliche e l'anticipo della cassa integrazione.

Sulla base delle evidenze gestionali a fine luglio, l'ammontare complessivo dei crediti a fronte dei quali la Banca ha accordato le misure di moratoria previste dal Decreto Cura Italia e dal Protocollo ABI è pari a € 16,1 miliardi (di cui € 12,9 miliardi a favore di imprese). A fronte di tali esposizioni, l'importo delle rate oggetto di sospensione è risultato pari a € 2,3 miliardi.

Inoltre, nell'ambito delle misure governative a sostegno dell'economia, la Banca ha stanziato oltre € 11,5 miliardi (già deliberati o in fase di delibera) a favore delle aziende coperti dalle garanzie previste dai decreti legge.

Particolare attenzione è stata dedicata alla semplificazione dell'operatività della clientela per garantire, attraverso il potenziamento delle transazioni online e di digital banking, la gestione "omnichannel" della relazione con il cliente (mediante contatti telefonici, internet e mail) e lo sviluppo di nuove procedure informatiche per accelerare le fasi di approvazione ed erogazione del credito.

La presenza della banca è stata rafforzata anche attraverso opportune e tempestive informazioni, a clienti e colleghi, circa le misure messe in atto a fronte dell'emergenza Covid-19. L'attività di informazione si è concretizzata con comunicazioni dirette dell'Amministratore delegato, iniziative di Direct Email Marketing, Post Social e messaggi informativi sui servizi di YouWeb e Webank, nonché con periodiche note informative destinate ai colleghi.

Infine Banco BPM ha voluto confermare la propria vicinanza ai territori attraverso donazioni e progetti di raccolta fondi (anche con la partecipazione dei vertici aziendali), mettendo a

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disposizione delle associazioni beneficiarie (comunità locali, ospedali e istituti di ricerca) un ammontare complessivo di circa € 4 milioni.

Banco BPM ha inoltre recepito la comunicazione della Banca Centrale Europea del 27 marzo 2020 che raccomandava alle banche vigilate di non procedere al pagamento di dividendi (non ancora deliberati) e di non assumere alcun impegno irrevocabile per il loro pagamento per gli esercizi 2019 e 2020 almeno fino al 1° ottobre 2020. Con successiva comunicazione del 27 luglio, BCE ha esteso al 1° gennaio 2021 il divieto di distribuzione dei dividendi, al fine di rafforzare la dotazione patrimoniale delle banche e per poter disporre di più ampi mezzi a sostegno delle famiglie e delle imprese nella congiuntura derivante dall'emergenza sanitaria in corso.

Il Gruppo, nel corso del semestre, ha proseguito inoltre le proprie attività progettuali e realizzato importanti operazioni di capital management. Nel mese di gennaio è stata perfezionata la seconda emissione di strumenti Additional Tier 1 (la prima era avvenuta ad aprile 2019) per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali.

A tale operazione è seguita, in febbraio, una nuova emissione obbligazionaria senior non preferred di € 750 milioni, con scadenza a 5 anni, che si inserisce nel Programma EMTN del Gruppo.

In tale contesto, caratterizzato da forti elementi di incertezza sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'epidemia Coronavirus, il Gruppo ha registrato un risultato di gestione pari a € 747,8 milioni ed un utile netto di € 105,2 milioni.

L'andamento economico della gestione del primo semestre 2020 rispetto al primo semestre 201915

Il margine di interesse si attesta a € 953,6 milioni e si confronta con il dato di € 1.011,3 milioni del corrispondente periodo del precedente esercizio. L'andamento del margine risulta impattato negativamente dall'andamento dei tassi di interesse e dal minor contributo delle attività non commerciali, oltre a risentire del minor apporto derivante dai crediti non performing come conseguenza del piano di derisking realizzato negli scorsi esercizi.

Il risultato delle società partecipate, valutate con il metodo del patrimonio netto, è positivo per € 70,3 milioni rispetto al dato di € 69,4 milioni rilevato nel primo semestre dello scorso esercizio. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato. La voce include anche il contributo di € 6,6 milioni relativo al secondo trimestre della collegata Anima Holding S.p.A., valutata con il metodo del patrimonio netto a decorrere dal 1 aprile 2020.

Le commissioni nette ammontano a € 816,9 milioni, con un calo dell'8,0% rispetto agli € 888,2 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La contrazione risulta generalizzata per tutte le componenti dell'aggregato (servizi di gestione, intermediazione e consulenza -8,2%; tenuta, gestione conti correnti e finanziamenti - 5,0%; servizi di incasso e pagamento -13,5%) a seguito degli impatti sull'operatività conseguenti alle misure di lockdown.

15 A decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2020, il conto economico riclassificato viene presentato in una forma che evidenzia in una voce separata, denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte", l'impatto dei reversal effect della PPA, rilevati a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale concluse nei precedenti esercizi, relativi al portafoglio crediti e alle Client Relationship acquistate nelle operazioni di aggregazione. I dati dei periodi precedenti posti a confronto sono stati rideterminati su base omogenea.

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Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 31,6 milioni, in flessione di € 10,5 milioni rispetto al primo semestre 2019, principalmente per la progressiva contrazione delle commissioni di istruttoria veloce (- 40,9%) e per il minor apporto dei proventi per affitti (-14,6%) che risentono del processo di progressiva cessione degli immobili per investimento.

Il risultato netto finanziario è pari a € 124,1 milioni rispetto a € 83,0 milioni del primo semestre dello scorso esercizio.

Tale risultato include l'impatto positivo derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione dei certificates emessi dal Gruppo per € 40,6 milioni. Al netto di tale componente, il risultato netto finanziario del primo semestre 2020 risulta sostanzialmente allineato al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Si ricorda che nel primo semestre 2019 erano state rilevate plusvalenze, per complessivi € 70,7 milioni, su titoli iscritti nel portafoglio delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, di cui € 59,8 milioni relative a Nexi S.p.A..

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.996,5 milioni, in calo del 4,7% rispetto al primo semestre 2019, principalmente per effetto delle componenti sopra descritte relative al margine di interesse e alle commissioni.

Le spese per il personale, pari a € 817,0 milioni, evidenziano una riduzione del 3,2% rispetto a € 843,9 milioni del primo semestre dello scorso esercizio. Il numero totale dei dipendenti è pari a n. 21.852 risorse alla data del 30 giugno 2020, rispetto alle n. 21.941 risorse in organico a fine 2019.

Le altre spese amministrative16 risultano pari a € 308,7 milioni con una riduzione del 6,5% rispetto al primo semestre del 2019, grazie al rigoroso controllo dei costi, nonostante i maggiori oneri derivanti dalla gestione dell'emergenza Covid-19.

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 123,1 milioni, rispetto a € 131,1 milioni del 30 giugno 2019, ed includono svalutazioni per € 2,1 milioni. Il confronto con il primo semestre 2019 evidenzia una sensibile riduzione degli ammortamenti su attività materiali (€ - 10,3 milioni), anche conseguente al processo di razionalizzazione del comparto immobiliare avviato dal Gruppo.

Il totale degli oneri operativi risulta pari a € 1.248,7 milioni con una riduzione del 4,3% rispetto al primo semestre 2019.

Il risultato della gestione operativa risulta pertanto pari a € 747,8 milioni in calo di € 41,2 milioni (-5,2%) rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 476,2 milioni, in crescita di € 126,6 milioni rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale importo comprende rettifiche su crediti performing per € 111,2 milioni. L'impatto derivante dalla considerazione dello scenario macroeconomico post-Covid-19, è stimato pari a circa € 140 milioni. Per tale effetto il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 88 b.p. rispetto ai 66 b.p. del corrispondente periodo dello scorso esercizio (73 b.p. al 31 dicembre 2019). Al netto del suddetto impatto il costo del credito si sarebbe attestato a 62 b.p.

16 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione ed al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

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Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali evidenzia al 30 giugno 2020 minusvalenze per € 5,4 milioni.

Nel conto economico del primo semestre sono state inoltre registrate rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie per € 8,4 milioni (trascurabile l'importo della voce al 30 giugno 2019).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ammontano a € 7,6 milioni; nel corrispondente periodo dello scorso esercizio erano stati rilevati stanziamenti per € 5,7 milioni.

Nel primo semestre dell'esercizio 2020 non sono stati registrati utili da cessione di partecipazioni e investimenti di importo rilevante; al 30 giugno dello scorso esercizio erano presenti le plusvalenze conseguite per effetto della riorganizzazione del comparto del credito al consumo (€ 189,5 milioni) e della realizzazione della partnership con Credito Fondiario nella gestione delle attività di recupero dei crediti deteriorati (€ 142,7 milioni).

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte e degli oneri sistemici evidenzia un utile di € 250,4 milioni rispetto all'utile di € 743,7 milioni registrato nel primo semestre dello scorso esercizio, che peraltro includeva le plusvalenze da cessione di partecipazioni e rami d'azienda più sopra ricordate per € 336,8 milioni.

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente alla data del 30 giugno 2020 sono pari a € -52,4milioni (€ -81,1milioni al 30 giugno 2019).

Al conto economico del periodo sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 75,7 milioni (€ 56,9 milioni nel primo semestre 2019) riferiti al contributo ordinario al Single Resolution Fund (SRF) e al contributo addizionale al Fondo di Risoluzione Nazionale (per complessivi € 112,1 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 84,2 milioni del 30 giugno 2019).

La voce del conto economico riclassificato, denominata Purchase Price Allocation al netto delle imposte, ammonta a € - 18,5 milioni. Il dato del primo semestre 2019 ammonta a € -7,2 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo semestre 2020 si chiude con un utile netto di periodo pari a 105,2 milioni, rispetto al risultato netto di € 603,0 milioni realizzato al 30 giugno 2019. Al netto delle componenti non ricorrenti, l'utile del semestre ammonta a € 128,4 milioni rispetto a € 300,8 milioni del 30 giugno 2019 (-57,3%).

L'andamento economico della gestione del secondo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2020

Il margine di interesse si attesta a € 479,5 milioni in crescita dell'1,1% rispetto al dato del primo trimestre 2020 (pari a € 474,1 milioni).

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 48,0 milioni, con una contribuzione più che raddoppiata rispetto a quella del primo trimestre, pari a € 22,3 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato che, nel secondo trimestre, ha beneficiato di un impatto positivo conseguente all'affrancamento fiscale di attività immateriali.

Le commissioni nette del secondo trimestre evidenziano un calo del 14,6% rispetto al primo trimestre. Tale dinamica è imputabile alla crisi derivante dall'epidemia di Covid-19, che ha impattato in 8

particolare il flusso commissionale nei mesi di aprile e maggio. Una buona ripresa si osserva nel mese di giugno che evidenzia commissioni per € 150,7 milioni (contro € 104,1 milioni ad aprile e € 121,5 milioni a maggio).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 14,9 milioni rispetto al dato di € 16,7 milioni del primo trimestre 2020.

Il risultato netto finanziario del secondo trimestre è negativo e pari a € - 82,7 milioni rispetto a € + 206,8 milioni del primo trimestre. Tale dinamica è attribuibile all'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione di un onere pari a € 165,4 milioni, rispetto all'impatto positivo registrato nel primo trimestre di € 206,0 milioni. Escludendo tale effetto, il risultato netto finanziario del secondo trimestre risulta pari a € 82,7 milioni, contro € 0,8 milioni del primo trimestre. Tale maggior contribuzione deriva principalmente dalla ripresa delle valutazioni sulle attività finanziarie e da maggiori utili da cessione di titoli.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 836,1 milioni risultando in diminuzione del 28,0% rispetto a € 1.160,5 milioni registrati nel primo trimestre. Al netto del citato effetto relativo alla variazione del proprio merito creditizio, i proventi operativi si attestano a € 1.001,5 milioni con un incremento del 4,9% rispetto al primo trimestre.

Le spese per il personale, pari a € 398,0 milioni, evidenziano una riduzione del 5,0% rispetto a € 419,0 milioni del primo trimestre, principalmente attribuibile al risparmio rilevato rispetto a quanto accantonato nell'esercizio precedente per il sistema incentivante.

Le altre spese amministrative17 risultano stabili passando da € 154,6 milioni del primo trimestre 2020 a

  • 154,1 milioni del secondo trimestre 2020, nonostante i maggiori oneri derivanti dalle gestione dell'emergenza Covid-19.

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 61,7 milioni in linea con il dato del primo trimestre (€ 61,4 milioni).

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 613,8 milioni con una contrazione del 3,3% rispetto a € 635,0 milioni del primo trimestre.

Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 222,3 milioni in calo rispetto a € 525,5 milioni del primo trimestre. Il confronto, come già sottolineato, è pesantemente influenzato dagli impatti contabili derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle passività emesse. Escludendo tale impatto, la contribuzione del secondo trimestre risulta pari a € 387,7 milioni in crescita del 21,4% rispetto a € 319,5 milioni del primo trimestre.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 263,0 milioni con una crescita del 23,3% rispetto al primo trimestre.

Nel secondo trimestre, così come nel primo, non sono stati rilevati utili da cessione di partecipazioni e investimenti di importo significativo.

17 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione ed al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

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Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del secondo trimestre evidenzia minusvalenze per € 5,1 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte e degli oneri sistemici evidenzia una perdita di € -59,2milioni rispetto all'utile di € 309,6 milioni registrato nel primo trimestre. Al netto dell'impatto derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulle passività emesse, il risultato ammonta a € 106,2 milioni rispetto a € 103,5 milioni del primo trimestre.

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ammontano a € + 41,4 milioni (€ - 93,8 milioni nel primo trimestre).

Al conto economico del trimestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 18,2 milioni riferiti ai contributi addizionali al Fondo di Risoluzione Nazionale; nel primo trimestre era stato addebitato il contributo ordinario al Single Resolution Fund (SRF) pari a € 57,5 milioni.

Nel secondo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte, evidenziato nella relativa voce del conto economico riclassificato, ammonta a € - 12,0 milioni e si confronta con il dato del primo trimestre 2020, pari a € -6,6 milioni. Tale dinamica è da attribuire al venir meno dei reversal effect positivi della PPA sui crediti deteriorati.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi (+ € 1,5 milioni), il secondo trimestre 2020 si chiude con una perdita netta di periodo pari a € - 46,4 milioni, rispetto al risultato positivo netto di € 151,6 milioni realizzato nel primo trimestre. Senza considerare gli effetti della variazione del proprio merito creditizio e della PPA, il risultato del secondo trimestre è positivo e pari a € 76,3 milioni (€ 20,3 milioni nel primo trimestre).

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta18 al 30 giugno 2020 ammonta a 114,4 miliardi ed evidenzia un incremento del 5,1% rispetto a 108,9 miliardi del 31 dicembre 2019. Nel confronto con i dati di fine 2019 si registra una crescita di € 5,3 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+6,0%). Risulta in crescita anche il trend dei titoli obbligazionari emessi (+2,2%) a seguito della nuova emissione obbligazionaria senior non preferred realizzata nel periodo. Per quanto riguarda la provvista garantita dallo stock di certificates, il saldo al 30 giugno 2020 si attesta a € 3,1 miliardi, in calo rispetto a € 3,2 miliardi del 31 dicembre 2019 (-3,4%).

La raccolta indiretta al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 88,4 miliardi, in calo dell'1,5% nel confronto con il 31 dicembre 2019, imputabile all'andamento negativo dei mercati. Nel secondo trimestre si osserva tuttavia un deciso recupero rispetto al dato del 31 marzo derivante sia dalla ripresa dei mercati sia dalla crescita delle masse.

La componente della raccolta gestita ammonta a € 57,8 miliardi, sostanzialmente allineata rispetto al dato di € 58,3 miliardi del 31 dicembre 2019, ma in crescita rispetto al trimestre precedente (+7,0%).

18 Aggregato rappresentato dalla somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto. Non sono incluse le operazioni di pronti contro termine.

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La raccolta amministrata si attesta a € 30,5 miliardi, con una contrazione di € 0,9 miliardi (-2,8%) rispetto a fine 2019, riferibile alla riduzione dei volumi, in recupero nel secondo trimestre 2020 (+8,6%).

Le attività finanziarie ammontano a € 43,9 miliardi e sono in crescita del 18,4% rispetto a € 37,1 miliardi del 31 dicembre 2019; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito detenuti per la negoziazione e in quelli valutati al costo ammortizzato. La composizione al 30 giugno 2020 è rappresentata da titoli di debito per € 38,3 miliardi, da titoli di capitale e quote di OICR per € 1,6 miliardi e da strumenti derivati e altre attività finanziarie per € 4,0 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 33,1 miliardi di cui € 21,7 miliardi riferiti a titoli di Stato italiani; l'incidenza di questi ultimi sul comparto dei titoli governativi è pari al 65,6% al 30 giugno 2020 rispetto al 58,7% di dicembre 2019, con un incremento legato a posizioni ricomprese sia nel portafoglio di trading, sia nel portafoglio HTC.

Gli impieghi netti verso la clientela19 ammontano al 30 giugno 2020 a 108,4 miliardi, in crescita di € 2,5 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2019; l'incremento è interamente riferibile alle esposizioni performing che crescono di € 2,7 miliardi (+2,7%) con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a € 12,420 miliardi nel semestre, mentre le esposizioni non performing mostrano un'ulteriore riduzione rispetto a fine 2019 (€ - 0,1 miliardi pari a -2,6%).

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 giugno 2020 a € 5,4 miliardi ed evidenziano una diminuzione di € 145 milioni (-2,6%) rispetto al 31 dicembre 2019. Tale riduzione risulta ancora più significativa se confrontata con il dato al 30 giugno 2019 (€ - 0,8 miliardi pari a -12,8%).

L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:

  • Sofferenze nette pari a € 1,5 miliardi, in linea rispetto al dato del 31 dicembre 2019 ed in lieve aumento nel confronto con il 30 giugno 2019 (€ + 0,1 miliardi);
  • Inadempienze probabili nette pari a € 3,7 miliardi, in calo del 4,4% rispetto a € 3,9 miliardi del 31 dicembre 2019 (€ 4,7 miliardi al 30 giugno 2019, -20,1%);
  • Esposizioni scadute nette pari a € 111 milioni (€ 73 milioni al 31 dicembre 2019 e € 82 milioni al

30 giugno 2019).

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 45,1%, (45,0% al 31 dicembre 2019 e 41,9% al 30 giugno 2019).

In maggior dettaglio, al 30 giugno 2020 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • Sofferenze 56,1% (56,2% al 31 dicembre 2019 mentre al 30 giugno 2019 era pari a 56,8%);
  • Inadempienze probabili 39,3% (39,1% al 31 dicembre 2019 e 35,5% al 30 giugno 2019);
  • Esposizioni scadute 25,6% (25,9% al 31 dicembre 2019 e 17,8% al 30 giugno 2019).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,43%, rispetto allo 0,33% del 31 dicembre 2019 (0,37% al 30 giugno 2019).

  1. Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,4 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.
  2. Dati gestionali.

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I ratio patrimoniali del gruppo21

Al 30 giugno 2020 il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 14,73% rispetto al 14,44% del 31 marzo 2020 (comprensivo dell'utile del primo trimestre 2020). L'incremento del ratio è imputabile principalmente al recupero delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva in seguito alla ripresa dei mercati rispetto al picco negativo registrato nel mese di marzo in concomitanza con l'insorgere dell'emergenza sanitaria Covid-19, nonché all'impatto positivo della performance del Gruppo.

Tale ratio beneficia dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del regolamento UE n. 575/2013, che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. Escludendo gli impatti della disciplina transitoria citata, il CET 1 ratio IFRS 9 fully phased è pari al 13,31%, anch'esso in aumento rispetto al dato del 31 marzo 2020 (pari al 12,89%).

Il Tier 1 ratio è pari al 15,96% rispetto al 15,67% del 31 marzo 2020, dato quest'ultimo che aveva già beneficiato dell'emissione di un bond Additional Tier 1 di nominali € 400 milioni nel mese di gennaio. Il Total Capital ratio è pari al 17,94% rispetto al 17,78% del 31 marzo 2020.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a 506 b.p. (335 b.p. su base fully phased).

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il quadro globale continua ad essere caratterizzato dagli effetti della peggiore recessione dal dopoguerra e, in tale scenario problematico, l'economia italiana, data la propria struttura, la presenza di un debito pubblico già elevato ed il peso relativo di settori, quale il turismo, particolarmente colpiti dalla crisi sanitaria in atto, si dimostra essere tra quelle più fragili a livello europeo, nonostante oggi il nostro Paese presenti livelli di contagio tra i più contenuti. Le stime macroeconomiche più recenti, che ancora però non fattorizzano i probabili miglioramenti legati al Recovery Fund, mostrano un recupero solo parziale negli anni a venire di quanto perso nel 2020. Stante tale contesto, si conferma che gli obiettivi del Piano Strategico 2020-2023 del Gruppo, annunciati all'inizio di marzo, a differenza delle principali linee guida di sviluppo del business, non sono più da considerarsi attuali, in quanto elaborati sulla base di ipotesi formulate prima della diffusione su scala planetaria della pandemia da Covid-19, in uno scenario macroeconomico diverso da quello che va determinandosi di giorno in giorno. Il Gruppo procederà pertanto alla predisposizione di un nuovo Piano Strategico una volta che il quadro prospettico sarà meglio definito, così da poterlo basare su nuovi e più aggiornati presupposti sia macroeconomici che di settore.

21 In base a quanto previsto dall'art. 26 comma 2 del Regolamento UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), l'inclusione degli utili intermedi nell'ambito del capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 Capital - CET1) è subordinata alla preventiva autorizzazione dell'autorità competente (la BCE) per la cui concessione è richiesta la verifica degli stessi da parte della società di revisione.

Ancorché Il bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2020 sia oggetto di attività di revisione contabile limitata, Banco BPM non ha presentato istanza formale per l'immediata inclusione dell'utile in corso di formazione nel Capitale primario di classe 1. In ogni caso, i dati ed i ratio patrimoniali illustrati nell'ambito del presente comunicato stampa includono l'utile in corso di formazione alla data del 30 giugno 2020 risultante dal bilancio semestrale consolidato abbreviato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data odierna. I ratio relativi al 31 dicembre 2019 sono stati riesposti per tener conto della non avvenuta distribuzione del dividendo e la conseguente destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2019.

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L'andamento operativo della seconda parte dell'esercizio è atteso in miglioramento rispetto al primo semestre in particolare grazie all'evoluzione del margine di interesse, che beneficerà anche dell'aumento della contribuzione riveniente dall'utilizzo dei finanziamenti BCE, e al contenimento dei costi operativi che costituirà una delle principali priorità di azione. Relativamente alla qualità del credito il Gruppo, nonostante la dinamica fisiologica del relativo costo nel trimestre sia risultata sostanzialmente allineata alle attese e il trend di flusso in ingresso nelle categorie di credito deteriorato, a tutto luglio, non abbia evidenziato particolari accelerazioni, ha anticipato il possibile impatto derivante dal peggioramento dello scenario, opportunamente corretto per tenere conto degli effetti di mitigazione delle misure di sostegno concesse alla clientela (garanzie pubbliche e moratorie), incrementando ulteriormente le provisions sul portafoglio in bonis (cfr. punto 6 delle Note Esplicative). Gli effetti di tali valutazioni saranno comunque oggetto di costante verifica in funzione dell'evoluzione del quadro macroeconomico prospettico. Salvo ulteriori peggioramenti dello scenario che, considerate l'eccezionalità e l'incertezza del contesto attuale, non possono essere esclusi, la solida posizione patrimoniale del Gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non precluderà una remunerazione sostenibile degli azionisti subordinatamente alle indicazioni che verranno fornite dalla BCE in merito alla distribuzione di dividendi successivamente al 1° gennaio 2021.

***

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 30 giugno 2020 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 6 agosto 2020 alle ore 18.30 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.emarketstorage.com) e sul sito internet della Banca www.bancobpm.it, nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

La Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resa disponibile sul sito internet www.bancobpm.ite sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato www.emarketstorage.com.

Note esplicative

I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed inclusi nella Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2020, redatta in conformità al principio contabile IAS 34, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'informazione sui risultati del semestre contenuta nel presente comunicato stampa.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, salvo quanto di seguito precisato:

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  • la voce dello schema di stato patrimoniale "30. Passività finanziarie designate al fair value" è raccordata alla voce patrimoniale riclassificata delle "Altre passività finanziarie valutate al fair value" per la componente rappresenta dai certificates emessi dalla Capogruppo a partire da giugno 2020. Per le altre componenti della voce 30 resta invece confermato il raccordo all'aggregato riclassificato della "Raccolta diretta";
  • il conto economico riclassificato viene presentato in una formulazione che evidenzia in una voce separata, denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte", gli impatti dei reversal effect della PPA, rilevati a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale concluse nei precedenti esercizi, relativi ai portafogli crediti e alle Client Relationship. I dati dei periodi precedenti posti a confronto sono stati rideterminati su base omogenea.

Con riferimento ai prospetti di conto economico comparativi contenuti negli allegati si rappresenta che taluni saldi sono stati oggetto di riclassifiche/rideterminazioni rispetto a quelli originariamente pubblicati per riflettere gli effetti dell'adozione del nuovo criterio di valutazione degli immobili sui primi tre trimestri del 2019 e della modalità di esposizione della remunerazione relativa all'attività di collocamento dei certificates sul primo trimestre 2019. Si rimanda inoltre al Comunicato Stampa del 6 febbraio 2020, relativo alla presentazione dei risultati dell'esercizio 2019, per ulteriori dettagli.

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 30 giugno 2020 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2020 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, ESMA, EBA, BCE) che forniscono alcuni chiarimenti su come interpretare alcuni principi contabili o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2020, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e della probabile evoluzione in merito agli scenari futuri di riferimento. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della Relazione Semestrale al 30 giugno 2020 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale.

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati agli sviluppi dell'epidemia da Coronavirus (Covid-19). Nella Relazione finanziaria consolidata semestrale al 30 giugno 2020, alla quale si rimanda per approfondimenti, verrà fornita un'illustrazione delle tematiche contabili rilevanti nell'ambito della crisi Covid-19, nonché dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano e degli ex Gruppi Banca Popolare Italiana e Banca Italease

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS 3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici derivanti dall'allocazione dei valori determinati in sede di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017, di aggregazione fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana nel 2007 e di acquisizione del Gruppo Banca Italease nell'esercizio 2009.

Come in precedenza descritto, a decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2020, tali impatti sono stati rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo semestre del 2020, derivante dal "reversal" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite (principalmente riferito all'ex Gruppo Banca Popolare di Milano), è risultato pari a € -9,8 milioni sul margine di interesse e € -17,9 milioni negli altri proventi netti di gestione per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA. Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo al 30 giugno 2020 ammonta a € -18,5 milioni (€ -7,2 milioni il dato riferito al primo semestre 2019).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel primo semestre 2020 è stato addebitato al conto economico, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari e addizionali da versare ai Fondi di Risoluzione per l'esercizio 2020 che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 75,7 milioni (€ 56,9 milioni erano i contributi ordinari e addizionali di competenza addebitati al conto economico del primo semestre 2019). Al lordo dell'effetto fiscale l'onere risulta pari a € 112,1 milioni (€ 84,2 milioni nel primo semestre 2019).

Al riguardo si precisa che per il 2020, così come per l'esercizio precedente, il Gruppo non si è avvalso della possibilità di versare il contributo mediante impegni irrevocabili al pagamento, fissati nella misura massima del 15% (cosiddetti "irrevocable payment commitments - IPC").

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4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Nel corso del periodo si segnala, quale variazione del perimetro di consolidamento, l'uscita della controllata Leasimpresa Finance S.r.l. a seguito della cancellazione dal competente Registro delle Imprese a completamento della procedura di liquidazione.

Dal perimetro delle società consolidate con il metodo integrale esce altresì il veicolo Italfinance Securitisation 2 S.r.l., per effetto della chiusura anticipata della relativa operazione di cartolarizzazione.

Inoltre, nel comparto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, si rileva l'ingresso a partire dal secondo trimestre della società Anima Holding S.p.A., nella quale il Banco BPM detiene una quota del 19,385%. Tale interessenza, considerata strategica e destinata ad essere detenuta stabilmente, in considerazione delle modifiche intervenute nella governance della partecipata è ritenuta tale da configurare una situazione di esercizio di influenza notevole da parte del Banco BPM.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico aggregato del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

A tale riguardo si segnala che nel primo semestre 2020 non sono state rilevate componenti non ricorrenti di importo significativo.

In particolare, il conto economico al 30 giugno evidenzia i seguenti impatti:

  • la voce "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" include svalutazioni dovute ad impairment su immobilizzazioni per € 2,1 milioni;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate minusvalenze per € 5,4 milioni;
  • la voce "utili (perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti", per definizione non ricorrente, è positiva per € 0,2 milioni;
  • le "imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente" includono gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € + 2,1 milioni;
  • la voce "oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte" include contributi addizionali versati al Fondo di Risoluzione Nazionale per € 18,2 milioni (pari a € 26,9 milioni lordi al netto del relativo effetto fiscale di € 8,7 milioni).

Nel complesso, tenendo conto anche degli effetti di pertinenza delle minoranze (pari a € + 0,3 milioni), le componenti non ricorrenti di competenza dei primi sei mesi dell'esercizio 2020 sono quindi negative per € 23,2 milioni.

Nel primo semestre 2019, riesposto per omogeneità di confronto, erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • la voce "utili da cessione di partecipazioni ed investimenti" includeva le plusvalenze conseguite per effetto della riorganizzazione del comparto del credito al consumo, per € 189,5 milioni, e della cessione a Credito Fondiario del 70% della società CF Liberty Servicing S.p.A., per € 142,7 milioni;
  • la valutazione al fair value delle attività materiali aveva comportato la rilevazione di minusvalenze per € 26,8 milioni;
  • nella voce "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" erano inoltre state rilevate svalutazioni di attività immateriali per € 0,7 milioni;
  • nella voce "accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" erano compresi stanziamenti di natura straordinaria per complessivi € 15,3 milioni e riferiti per € 9,1 milioni al ricalcolo di condizioni applicate alla clientela in precedenti esercizi e ristimate secondo metriche definite recentemente da più severe normative e note interpretative degli organi di vigilanza, e per € 6,2 milioni alla stima degli oneri relativi ad impegni contrattuali;
  • la voce "imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente" includeva gli impatti fiscali delle componenti non ricorrenti in precedenza dettagliate per € 4,7 milioni oltre ad altre componenti straordinarie positive per complessivi € 18,1 milioni;
  • la voce "oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte" includeva € 15,2 milioni rappresentati dai contributi addizionali versati al Fondo di Risoluzione Nazionale (pari a € 22,6 milioni) al netto del relativo effetto fiscale di € 7,4 milioni.

Nel complesso, tenendo conto anche degli effetti di pertinenza delle minoranze (pari a € + 0,6 milioni), le componenti non ricorrenti di competenza dei primi sei mesi dell'esercizio 2019 erano positive per € 302,2 milioni.

6. Covid - 19: effetti sui risultati economici del primo semestre

Come già illustrato, i risultati del semestre sono risultati influenzati dalla pandemia sanitaria tuttora in corso. Di seguito viene fornita illustrazione degli impatti che la citata pandemia ha avuto sui risultati economici del semestre.

Commissioni nette

La pandemia ha avuto un significativo impatto negativo sul conto economico del semestre in termini di riduzione dei proventi operativi come conseguenza diretta dei minori volumi di attività conseguenti al lockdown ed al mutamento della propensione agli investimenti finanziari dei risparmiatori. Tale impatto trova la sua più evidente manifestazione nel calo delle commissioni nette, pari a - € 71,3 milioni rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

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Risultato netto finanziario

La pandemia Covid 19 ha comportato un'elevata volatilità dei mercati finanziari, anche infraday. In particolare, ad una significativa riduzione delle quotazioni delle attività finanziarie nel primo trimestre ha fatto seguito un sostanziale recupero nel secondo trimestre. Detta volatilità non ha interessato solo le attività ma anche le passività finanziarie emesse dal Gruppo e valutate al fair value, le cui quotazioni sono risultate significativamente influenzate dalla volatilità del merito creditizio di Banco BPM.

In particolare, al 31 marzo 2020, il peggioramento del merito creditizio di Banco BPM, e la conseguente riduzione del fair value della proprie passività valutate al fair value, aveva comportato la rilevazione di plusvalenze non realizzate, nell'ambito della voce "Risultato netto finanziario", per € 206,0 milioni. Successivamente al 31 marzo, il miglioramento del proprio merito creditizio ha comportato una progressiva riduzione della citata plusvalenza con un conseguente significativo impatto negativo sul conto economico del secondo trimestre che è risultato pari a - € 165,4 milioni. Nel complesso, l'effetto economico conseguente alla variazione del proprio merito creditizio nel primo semestre è positivo per € 40,6 milioni.

In termini patrimoniali, al 30 giugno 2020 gli effetti complessivi relativi alle variazioni del proprio merito creditizio risultano quasi interamente riassorbiti; infatti la plusvalenza non realizzata residua ammonta a € 5,8 milioni rispetto a € 171,3 milioni di fine marzo 2020 (al 31 dicembre 2019 residuava una minusvalenza pari a € 34,8 milioni).

Oneri operativi

Nel corso del semestre si è dato corso ad alcuni interventi di contingency - legati alla gestione degli immobili, ai servizi operativi di supporto e alla sicurezza e prevenzione fisica - presso le sedi e le filiali della banca volti a garantire la sicurezza del personale e dei clienti. La stima degli oneri nel primo semestre per tali interventi, sostenuti specificatamente per far fronte all'emergenza Covid (sanificazione delle sedi e delle filiali, acquisto gel disinfettanti, mascherine, guanti monouso, dotazioni di pareti mobili in plexiglass) è pari a € 5,3 milioni.

D'altro canto le spese del personale sono risultate impattate dalle misure di contenimento del rischio contagio adottate.

Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela

Nella misurazione dell'impairment dei crediti, il principio contabile IFRS 9 richiede di considerare non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche quelle informazioni previsionali (cosiddetti fattori "forward looking") ritenute in grado di influenzare la recuperabilità delle esposizioni creditizie.

L'aggiornamento dello scenario macro-economico effettuato assumendo a riferimento le proiezioni pubblicate da BCE e Banca d'Italia a inizio giugno, unitamente alle variazioni di rating e di staging delle esposizioni oggetto di valutazione, ha comportato un incremento significativo delle rettifiche di valore dei crediti performing addebitate al conto economico del semestre che sono risultate pari a € 111,2 milioni. A parità di scenario macro-economico rispetto al 31 dicembre 2019 l'impatto economico della pandemia è stimato essere pari a circa € 140 milioni.

Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali

Ai fini della redazione della semestrale, si è ritenuto che l'evoluzione registrata nel mercato immobiliare non sia tale da richiedere un aggiornamento rispetto alle valutazioni del bilancio 2019, salvo per un numero limitato di unità immobiliari detenute a scopo di investimento per le quali nel corso del 2020 sono state intraprese trattative con il conduttore volte alla concessione di sconti o rinegoziazioni dei canoni di locazione, anche di natura temporanea, tenuto conto dell'impatto che la crisi Covid-19 può avere avuto sull'attività del conduttore. Per tale perimetro di immobili, l'aggiornamento del fair value, condotto con il supporto di un perito esterno, ha comportato l'addebito nel conto economico del primo semestre di un ammontare pari a € 3 milioni.

Considerati gli altri eventi che hanno comportato la necessità di aggiornare le valutazioni condotte al 31 dicembre 2019 (trattative di vendita, evoluzione negativa delle prospettive degli immobili, ecc.), il risultato complessivo di competenza del primo semestre conseguente alla valutazione del patrimonio immobiliare è negativo per € 5,4 milioni.

Recuperabilità delle attività immateriali a vita utile indefinita e delle attività fiscali per imposte anticipate

Le verifiche condotte al 30 giugno 2020 relativamente alla recuperabilità delle attività immateriali a vita utile indefinita (marchi ed avviamenti) e alle DTA (Deferred Tax Asset) hanno consentito di confermare i valori iscritti in bilancio; non si è reso pertanto necessario rilevare alcun impairment delle attività in esame nel conto economico del primo semestre.

7. Normativa riguardante la determinazione dei ratio patrimoniali di vigilanza

Dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") del 26 giugno 2013 che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il Regolamento e le relative norme tecniche sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali e costituiscono il cosiddetto "Single Rulebook".

Si evidenzia che i requisiti minimi patrimoniali per il 2020 sono i seguenti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio: "CET1 ratio") minimo: 4,5% + 2,5% di buffer di
    conservazione di capitale (Capital Conservation Buffer: "CCB");
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) minimo: 6,0% + 2,5% di CCB;
  • coefficiente di capitale totale minimo: 8% + 2,5% di CCB.

La Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) allo zero per cento per il primo e secondo trimestre del 2020.

Con la propria comunicazione del 30 novembre 2017 la Banca d'Italia ha identificato il gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII). La riserva O-SII è per il 2020 pari allo 0,13%, e dovrà essere gradualmente incrementata annualmente in modo lineare fino a raggiungere lo 0,25% il 1° gennaio 2022.

16

In data 11 dicembre 2019 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la propria definitiva decisione riguardante i ratio patrimoniali minimi che il Banco BPM è tenuto a rispettare in via continuativa a partire dall'esercizio 2020. La decisione si fonda sul processo di valutazione e revisione prudenziale (SREP) condotto conformemente all'art. 4(1)(f) del Regolamento (UE) n. 1024/2013.

In conformità all'art. 16(2)(a) dello stesso Regolamento n. 1024/2013, che attribuisce alla BCE il potere di richiedere alle banche vigilate di mantenere un ammontare di fondi propri superiore ai requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla normativa vigente, il requisito da sommare ai requisiti sopra evidenziati è stato ridotto al 2,25% (era 2,50% il precedente 2018).

Tenuto conto dei requisiti derivanti del suddetto SREP requirement, il Gruppo Banco BPM è tenuto a rispettare a livello consolidato per il 2020, secondo i criteri transitori in vigore, i seguenti ratio patrimoniali:

  • CET1 ratio: 9,385%;
  • Tier 1 ratio: 10,885%;
  • Total Capital ratio: 12,885%.

Con lettera dell'8 aprile 2020, BCE ha deciso di emendare la decisione presa nel dicembre 2019 sopracitata a seguito dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, stabilendo che il requisito SREP pari al 2,25% deve essere mantenuto da Banco BPM per il 56,25% come Common Equity Tier 1 (CET1) e per il 75% come Tier 1 Capital (Tier 1). Pertanto, i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2020, a partire da giugno 2020 e fino a nuova comunicazione, sono i seguenti:

  • CET1 ratio: 8,398%;
  • Tier 1 ratio: 10,319%;
  • Total Capital ratio: 12,882%.

Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni come di seguito indicato:

  • periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018: 95% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9;
  • periodo dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019: 85% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti;
  • periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020: 70% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti;
  • periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021: 50% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti;
  • periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022: 25% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti.

Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà pienamente riflesso nel computo dei fondi propri.

Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato la suddetta opzione, vengono denominate per brevità "IFRS9 fully phased". I ratio patrimoniali denominati "IFRS9 phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.

8. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 30 giugno 2020, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

30 giugno 2020

Att. fin. valutate al costo

Att. fin. valutate al fair

Att. fin. valutate al fair

(dati in milioni di euro)

value con impatto sulla

value con impatto sul

Totale

Paesi/Portafogli contabili

ammortizzato

redditività complessiva

conto economico

Italia

13.792

4.986

2.943

21.720

USA

2.168

135

0

2.303

Francia

1.663

1.787

0

3.450

Germania

539

642

0

1.181

Spagna

1.325

2.001

375

3.701

Altri Paesi

532

214

0

746

Totale

20.019

9.764

3.318

33.101

Al 30 giugno 2020 l'esposizione del Gruppo nei titoli di debito sovrani ammonta a € 33,1 miliardi (€ 26,4 miliardi al 31 dicembre 2019), classificati per il 60,5% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 29,5% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per il 10% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per circa il 93% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 66% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva le riserve derivanti dalla valutazione al fair value risultano essere al 30 giugno 2020 complessivamente positive per € 32,2 milioni al lordo degli effetti fiscali (€ 22,8 milioni relative a titoli di Stato italiani).

17

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 20,0 miliardi, di cui

  • 13,8 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 giugno 2020 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 20,6 miliardi (€ 14,1 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).
    Da ultimo si deve precisare che la gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del semestre non si pertanto è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

9. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 giugno 2020 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 giugno 2020 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati

-

-

Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 giugno 2020 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2019

Conto economico consolidato riclassificato del primo semestre 2020 comparato con i dati riferiti al primo semestre 2019

-

-

-

Conto economico consolidato riclassificato - evoluzione trimestrale 2020 e 2019

Conto economico consolidato riclassificato del primo semestre 2020 comparato con i dati riferiti al primo semestre 2019 con evidenza degli impatti della PPA e della variazione del proprio merito creditizio (Own Credit Risk - OCR)

Conto economico consolidato riclassificato con evidenza degli impatti della PPA e della variazione del proprio merito creditizio (Own Credit Risk - OCR) - evoluzione trimestrale 2020 e 2019

  • Conto economico consolidato riclassificato semestrale al netto delle componenti non ricorrenti con evidenza degli impatti della PPA e della variazione del proprio merito creditizio (Own Credit Risk - OCR)

Per informazioni:

Investor Relations

Comunicazione

Ufficio Stampa

Roberto Peronaglio

Matteo Cidda

Monica Provini

+39 02.94.77.2108

+39 02.77.00.7438

+39 02.77.00.3515

investor.relations@bancobpm.it

matteo.cidda@bancobpm.it

monica.provini@bancobpm.it

18

Gruppo BANCO BPM

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

(migliaia di euro)

30/06/2020

31/12/2019

Var. su

Var. % su

31/12/2019

31/12/2019

Cassa e disponibilità liquide

838.403

912.742

-74.339

-8,1%

Finanziamenti valutati al CA

121.213.278

115.889.891

5.323.387

4,6%

-

Finanziamenti verso banche

12.824.727

10.044.427

2.780.300

27,7%

-

Finanziamenti verso clientela (*)

108.388.551

105.845.464

2.543.087

2,4%

Altre attività finanziarie

43.885.488

37.069.089

6.816.399

18,4%

-

Valutate al FV con impatto a CE

9.074.876

7.285.091

1.789.785

24,6%

-

Valutate al FV con impatto su OCI

13.112.219

12.526.772

585.447

4,7%

-

Valutate al CA

21.698.393

17.257.226

4.441.167

25,7%

Partecipazioni

1.577.065

1.386.079

190.986

13,8%

Attività materiali

3.522.027

3.624.312

-102.285

-2,8%

Attività immateriali

1.260.785

1.269.360

-8.575

-0,7%

Attività fiscali

4.628.214

4.619.636

8.578

0,2%

Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione

105.232

131.082

-25.850

-19,7%

-

Finanziamenti verso clientela

38.092

93.744

-55.652

-59,4%

-

Altre attività e gruppi di attività

67.140

37.338

29.802

79,8%

Altre voci dell'attivo

2.384.870

2.136.010

248.860

11,7%

Totale dell'attivo

179.415.362

167.038.201

12.377.161

7,4%

Raccolta diretta

115.233.654

109.506.299

5.727.355

5,2%

-

Debiti verso clientela

98.769.456

93.375.026

5.394.430

5,8%

-

Titoli e passività finanziarie designate al FV

16.464.198

16.131.273

332.925

2,1%

Debiti verso banche

32.929.600

28.515.685

4.413.915

15,5%

Debiti per leasing

682.003

732.536

-50.533

Altre passività finanziarie valutate al FV

11.498.817

10.919.429

579.388

5,3%

Fondi del passivo

1.277.756

1.486.683

-208.927

-14,1%

Passività fiscali

611.548

619.269

-7.721

-1,2%

Passività associate ad attività in dismissione

4.216

5.096

-880

-17,3%

Altre voci del passivo

4.942.360

3.366.122

1.576.238

46,8%

Totale del passivo

167.179.954

155.151.119

12.028.835

7,8%

Patrimonio di pertinenza di terzi

24.559

26.076

-1.517

-5,8%

Patrimonio netto del Gruppo

12.210.849

11.861.006

349.843

2,9%

Patrimonio netto consolidato

12.235.408

11.887.082

348.326

2,9%

Totale del passivo e del patrimonio netto

179.415.362

167.038.201

12.377.161

7,4%

  1. Includono i titoli senior per i quali è stata rilasciata, ai sensi del D.L. 18/2016 ("GACS"), la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze

19

Gruppo BANCO BPM

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro)

30/06/2020

30/06/2019

Variaz.

Var. %

restated

Margine di interesse

953.621

1.011.305

-57.684

-5,7%

Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

70.302

69.386

916

1,3%

Margine finanziario

1.023.923

1.080.691

-56.768

-5,3%

Commissioni nette

816.934

888.191

-71.257

-8,0%

Altri proventi netti di gestione

31.599

42.110

-10.511

-25,0%

Risultato netto finanziario

124.080

83.042

41.038

49,4%

Altri proventi operativi

972.613

1.013.343

-40.730

-4,0%

Proventi operativi

1.996.536

2.094.034

-97.498

-4,7%

Spese per il personale

-816.979

-843.857

26.878

-3,2%

Altre spese amministrative

-308.674

-330.154

21.480

-6,5%

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali

-123.089

-131.074

7.985

-6,1%

Oneri operativi

-1.248.742

-1.305.085

56.343

-4,3%

Risultato della gestione operativa

747.794

788.949

-41.155

-5,2%

Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela

-476.242

-349.644

-126.598

36,2%

Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali

-5.416

-26.782

21.366

-79,8%

Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie

-8.383

25

-8.408

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

-7.614

-5.680

-1.934

34,0%

Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti

220

336.813

-336.593

-99,9%

Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte

250.359

743.681

-493.322

-66,3%

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente

-52.425

-81.145

28.720

-35,4%

Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte

-75.684

-56.861

-18.823

33,1%

Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi

1.508

4.471

-2.963

-66,3%

RISULTATO ANTE IMPATTO DERIVANTE DALLA

123.758

610.146

-486.388

-79,7%

PURCHASE PRICE ALLOCATION (PPA )

Impatto derivante dalla Purchase Price Allocation (PPA),

-18.527

-7.162

-11.365

158,7%

al netto delle imposte

RISULTATO NETTO DEL PERIODO

105.231

602.984

-497.753

-82,5%

I dati del 2019 sono stati rideterminati tenendo conto del nuovo criterio di valutazione degli immob ili e del patrimonio artistico.

20

Gruppo BANCO BPM

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(m igliaia di euro)

II Q 2020

I Q 2020

IV Q 2019

III Q 2019

II Q 2019

I Q 2019

restated

restated

restated

Margine di interesse

479.507

474.114

473.959

495.805

512.117

499.188

Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

48.036

22.266

33.917

27.952

32.628

36.758

Margine finanziario

527.543

496.380

507.876

523.757

544.745

535.946

Commissioni nette

376.371

440.563

462.167

444.065

453.673

434.518

Altri proventi netti di gestione

14.855

16.744

16.129

17.785

17.928

24.182

Risultato netto finanziario

-82.718

206.798

207.370

41.668

10.697

72.345

Altri proventi operativi

308.508

664.105

685.666

503.518

482.298

531.045

Proventi operativi

836.051

1.160.485

1.193.542 1.027.275 1.027.043 1.066.991

Spese per il personale

-397.954

-419.025

-437.052

-415.622

-417.984

-425.873

Altre spese amministrative

-154.094

-154.580

-149.780

-158.632

-163.135

-167.019

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali

-61.710

-61.379

-69.289

-68.586

-67.745

-63.329

Oneri operativi

-613.758

-634.984

-656.121-642.840-648.864-656.221

Risultato della gestione operativa

222.293

525.501

537.421

384.435

378.179

410.770

Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela

-262.999

-213.243

-220.499

-208.387

-197.692

-151.952

Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali

-5.094

-322

-131.012

-739

-19.306

-7.476

Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie

-3.728

-4.655

1.596

4.138

3.996

-3.971

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

-9.809

2.195

-62.633

-2.712

-10.102

4.422

Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti

129

91

-3.638

-24

336.646

167

Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte

-59.208

309.567

121.235

176.711

491.721

251.960

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente

41.398

-93.823

-26.565

-44.949

-27.436

-53.709

Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte

-18.169

-57.515

-4.495

-31.521

-15.240

-41.621

Utile (Perdita) delle attività operative cessate

-

-

-

-

-

-

Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi

1.537

-29

9.247

1.846

3.225

1.246

RISULTATO ANTE IMPATTO DERIVANTE DALLA

-34.442

158.200

99.422

102.087

452.270

157.876

PURCHASE PRICE ALLOCATION (PPA )

Impatto derivante dalla Purchase Price Allocation (PPA),

-11.962

-6.565

-3.650

-3.842

-4.700

-2.462

al netto delle imposte

RISULTATO NETTO DEL PERIODO

-46.404

151.635

95.772

98.245

447.570

155.414

I dati dei prim i tre trimestri del 2019 sono stati rideterm inati tenendo conto del nuovo criterio di valutazione degli immob ili e del patrimonio artistico adottati a partire dal 31 dicemb re 2019

21

Gruppo BANCO BPM

Conto economico consolidato riclassificato con evidenza degli impatti della PPA e della variazione del proprio merito creditizio (Own Credit Risk - OCR)

(migliaia di euro)

30/06/2020

30/06/2019

Variaz.

Var. %

restated

Margine di interesse

953.621

1.011.305

-57.684

-5,7%

Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

70.302

69.386

916

1,3%

Margine finanziario

1.023.923

1.080.691

-56.768

-5,3%

Commissioni nette

816.934

888.191

-71.257

-8,0%

Altri proventi netti di gestione

31.599

42.110

-10.511

-25,0%

Risultato netto finanziario

83.472

82.447

1.025

1,2%

Altri proventi operativi

932.005

1.012.748

-80.743

-8,0%

Proventi operativi

1.955.928

2.093.439

-137.511

-6,6%

Spese per il personale

-816.979

-843.857

26.878

-3,2%

Altre spese amministrative

-308.674

-330.154

21.480

-6,5%

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali

-123.089

-131.074

7.985

-6,1%

Oneri operativi

-1.248.742

-1.305.085

56.343

-4,3%

Risultato della gestione operativa

707.186

788.354

-81.168

-10,3%

Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela

-476.242

-349.644

-126.598

36,2%

Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali

-5.416

-26.782

21.366

-79,8%

Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie

-8.383

25

-8.408

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

-7.614

-5.680

-1.934

34,0%

Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti

220

336.813

-336.593

-99,9%

Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte

209.751

743.086

-533.335

-71,8%

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente

-39.000

-80.948

41.948

-51,8%

Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte

-75.684

-56.861

-18.823

33,1%

Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi

1.508

4.471

-2.963

-66,3%

RISULTATO ANTE IMPATTI DERIVANTI DALLA PPA E

96.575

609.748

-513.173

-84,2%

VARIAZIONE DELL'OCR

Impatto derivante dalla Purchase Price Allocation (PPA),

-18.527

-7.162

-11.365

158,7%

al netto delle imposte

Impatto derivante dalla variazione del proprio merito

27.183

398

26.785

N.S.

creditizio (OCR), al netto delle imposte

RISULTATO NETTO DEL PERIODO

105.231

602.984

-497.753

-82,5%

I dati del 2019 sono stati rideterminati tenendo conto del nuovo criterio di valutazione degli immob ili e del patrimonio artistico.

22

Gruppo BANCO BPM

Conto economico consolidato riclassificato con evidenza degli impatti derivanti dalla Purchase Price Allocation (PPA) e dalla variazione del proprio merito creditizio (Own Credit Risk - OCR)

(migliaia di euro)

II Q 2020

I Q 2020

IV Q 2019

III Q 2019

II Q 2019

I Q 2019

restated

restated

restated

Margine di interesse

479.507

474.114

473.959

495.805

512.117

499.188

Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

48.036

22.266

33.917

27.952

32.628

36.758

Margine finanziario

527.543

496.380

507.876

523.757

544.745

535.946

Commissioni nette

376.371

440.563

462.167

444.065

453.673

434.518

Altri proventi netti di gestione

14.855

16.744

16.129

17.785

17.928

24.182

Risultato netto finanziario

82.712

760

223.037

61.363

722

81.725

Altri proventi operativi

473.938

458.067

701.333

523.213

472.323

540.425

Proventi operativi

1.001.481

954.447

1.209.209

1.046.970

1.017.068

1.076.371

Spese per il personale

-397.954

-419.025

-437.052

-415.622

-417.984

-425.873

Altre spese amministrative

-154.094

-154.580

-149.780

-158.632

-163.135

-167.019

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali

-61.710

-61.379

-69.289

-68.586

-67.745

-63.329

Oneri operativi

-613.758

-634.984

-656.121

-642.840

-648.864

-656.221

Risultato della gestione operativa

387.723

319.463

553.088

404.130

368.204

420.150

Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela

-262.999

-213.243

-220.499

-208.387

-197.692

-151.952

Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali

-5.094

-322

-131.012

-739

-19.306

-7.476

Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie

-3.728

-4.655

1.596

4.138

3.996

-3.971

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

-9.809

2.195

-62.633

-2.712

-10.102

4.422

Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti

129

91

-3.638

-24

336.646

167

Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte

106.222

103.529

136.902

196.406

481.746

261.340

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente

-13.293

-25.707

-31.745

-51.460

-24.138

-56.810

Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte

-18.169

-57.515

-4.495

-31.521

-15.240

-41.621

Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi

1.537

-29

9.247

1.846

3.225

1.246

RISULTATO ANTE IMPATTI DERIVANTI DALLA PPA E

76.297

20.278

109.909

115.271

445.593

164.155

VARIAZIONE DELL'OCR

Impatto derivante della Purchase Price Allocation (PPA),

-11.962

-6.565

-3.650

-3.842

-4.700

-2.462

al netto delle imposte

Impatto derivante dalla variazione del proprio merito

-110.739

137.922

-10.487

-13.184

6.677

-6.279

creditizio (OCR), al netto delle imposte

RISULTATO NETTO DEL PERIODO

-46.404

151.635

95.772

98.245

447.570

155.414

I dati del 2019 sono stati rideterminati tenendo conto del nuovo criterio di valutazione degli immob ili e del patrimonio artistico.

23

Gruppo BANCO BPM

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti con evidenza degli impatti della PPA e della variazione del proprio merito creditizio (Own Credit Risk - OCR)

(migliaia di euro)

30/06/2020

30/06/2019

Variaz.

Var. %

restated

Margine di interesse

953.621

1.011.305

-57.684

-5,7%

Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto

70.302

69.386

916

1,3%

Margine finanziario

1.023.923

1.080.691

-56.768

-5,3%

Commissioni nette

816.934

888.191

-71.257

-8,0%

Altri proventi netti di gestione

31.599

42.110

-10.511

-25,0%

Risultato netto finanziario

83.472

82.447

1.025

1,2%

Altri proventi operativi

932.005

1.012.748

-80.743

-8,0%

Proventi operativi

1.955.928

2.093.439

-137.511

-6,6%

Spese per il personale

-816.979

-843.857

26.878

-3,2%

Altre spese amministrative

-308.674

-330.154

21.480

-6,5%

Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali

-120.974

-130.399

9.425

-7,2%

Oneri operativi

-1.246.627

-1.304.410

57.783

-4,4%

Risultato della gestione operativa

709.301

789.029

-79.728

-10,1%

Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela

-476.242

-349.644

-126.598

36,2%

Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie

-8.383

25

-8.408

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

-7.614

9.632

-17.246

Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte

217.062

449.042

-231.980

-51,7%

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente

-41.067

-103.752

62.685

-60,4%

Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte

-57.515

-41.621

-15.894

38,2%

Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi

1.256

3.917

-2.661

-67,9%

RISULTATO ANTE IMPATTI DERIVANTI DALLA PPA E

119.736

307.586

-187.850

-61,1%

VARIAZIONE DELL'OCR

Impatto derivante dalla Purchase Price Allocation (PPA),

-18.527

-7.162

-11.365

158,7%

al netto delle imposte

Impatto derivante dalla variazione del proprio merito

27.183

398

26.785

N.S.

creditizio (OCR), al netto delle imposte

RISULTATO NETTO (AL NETTO DELLE COMPONENTI

128.392

300.822

-172.430

-57,3%

NON RICORRENTI)

I dati del 2019 sono stati rideterminati tenendo conto del nuovo criterio di valutazione degli immob ili e del patrimonio artistico.

24

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Banco BPM S.p.A. published this content on 06 August 2020 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 06 August 2020 17:03:04 UTC